Arriva alla sua quarta edizione “Uno spot per…”, concorso organizzato dal ‘Progetto Giovani’ del Centro La Tenda, in collaborazione con l’Osservatorio Culture Giovanili (OCPG) dell’Università di Salerno e le associazioni Rete dei Giovani per Salerno e AIL. Il tema proposto è “Integrazione – dai valore alla differenza”. Il concorso è aperto a individui singoli, gruppi di giovani, classi scolastiche ed Associazioni, che dovranno realizzare un spot inerente al tema e inviarlo al centro La Tenda entro e non oltre il 16 maggio.
Il premio consiste in un giornata studio presso la Scuola Internazionale di Cinema e Televisione NUCT di Cinecittà; gli spot vincitori saranno mandati in onda sulle emittenti televisive locali e al Giffoni Film Festival. Le scuole, alle quali quest’anno è dedicato un premio speciale, vedranno il loro video migliore premiato con una macchina fotografica semiprofessionale.
L’iniziativa ideata da Progetto Giovani e da caos-centro studi e formazione del Centro La Tenda, nato per sensibilizzare i giovani sulle diverse tematiche che attraversano la loro vita, puntando a renderli protagonisti nel creare, progettare e realizzare una vera e propria campagna di comunicazione sociale.
Il tema di quest’anno è l’integrazione, al di là dei significati che il termine suggerisce, per il Centro La Tenda indica la costante apertura al confronto e allo scambio, all’espressione e all’ascolto delle opinioni personali dando valore alle differenze, alla solidarietà che corrisponde, di fatto, alle ragioni stesse della nostra identità personale e associativa. Inoltre, vede sullo sfondo un’idea di “uomo” completa nella quale integrazione significa compresenza di più livelli, da quello fisico a quello psicologico, da quello morale a quello spirituale, tutti di fondamentale importanza per il benessere della persona. Infine, è anche una opportuna ed attuale proposta di riflessione rivolta alle giovani generazioni, affinché non cadano nella trappola del “pensiero unico”, come ha suggerito Papa Francesco (Messa a Santa Marta 10 aprile 2014):
“E’ un pensiero chiuso che non è aperto al dialogo, alla possibilità che ci sia un’altra cosa […]Il secolo scorso abbiamo visto tutti noi le dittature del pensiero unico, che hanno finito per uccidere tanta gente, ma nel momento in cui loro si sentivano padroni non si poteva pensare altrimenti[…]”.
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