Giovedì 25 agosto alle ore 13, presso l’Ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, si terrà la presentazione del libro “Come eliminare i giornalisti, senza finire in prima pagina”, opera del noto giornalista salernitano Gabriele Bojano. La presentazione è organizzata dal Laboratorio dei Pensieri Scomposti di Umberto Flauto e dall’URP dell’ospedale, diretto dalla dottoressa Grazia Cioffi, nell’ambito di una politica di umanizzazione del nosocomio salernitano perseguita dal direttore generale dell’ospedale, dottor Attilio Bianchi.
La grande particolarità dell’evento, molto interessante già di per sé, è il luogo dove si svolgerà: la sala d’accoglienza del reparto di psichiatria (sita nel Corpo D, al primo piano) dell’ospedale di Salerno.
La grande particolarità dell’evento, molto interessante già di per sé, è il luogo dove si svolgerà: la sala d’accoglienza del reparto di psichiatria (sita nel Corpo D, al primo piano) dell’ospedale di Salerno.
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“Cosa ci sarà oltre quel portone, qualcosa di terribile, di assurdo, di difficile? Qualcosa di diverso da me, che non voglio vedere, e di cui non voglio interessarmi!” Sono queste le espressioni più comuni che purtroppo, ancora oggi nel 2011, caratterizzano quanti pensano a un reparto di psichiatria. Ancora oggi, purtroppo, chi è affetto da problemi di carattere psicologico viene emarginato dalla morale comune, che applica nei suoi confronti quello che viene definito ‘stigma sociale’. Ma, per fortuna, illustri studiosi, come il grande Franco Basaglia, negli scorsi decenni si sono battuti strenuamente per abbattere questo stigma, provocando la chiusura dei manicomi e spingendo l’opinione pubblica a pensare i ‘matti’ come persone comuni, anche se affette da particolari disturbi. Oggi, per fortuna, la medicina dice che tali pazienti, convivendo ed accettando le proprie problematiche, possono condurre una vita normale, in molti casi lavorando e formandosi una famiglia. Dopo l’emarginazione totale e la persecuzione degli ammalati psichiatrici, avvenuta in Italia all’interno dei manicomi fino agli anni ’70 (con pratiche come l’incatenamento e l’elettroshock), oggi si è in una situazione transitoria di faticoso superamento dei pregiudizi ancora presenti nella morale comune, che un po’ alla volta sta portando all’integrazione definitiva di tali persone nella società. La presentazione del libro di Gabriele Bojano rappresenta l’evento finale del cartellone “Agosto insieme”, ideato dall’URP del nosocomio, su invito del direttore generale della struttura di San Leonardo, dottor Attilio Bianchi, con la finalità di umanizzare le strutture ospedaliere e rendere più leggera e gradevole la degenza dei pazienti. Oltre all’autore, giovedì saranno presenti Umberto Flauto, esperto di marketing e comunicazione culturale, responsabile del Laboratorio dei Pensieri Scomposti che ha organizzato l’evento, e il giornalista Michele Piastrella. Si tratta di un evento importante, in quanto si mette piede in un dipartimento dell’ospedale solitamente a porte chiuse, vittima dei pregiudizi: non ci si spiega il motivo, infatti, per cui per la società tutte le categorie di pazienti possano tornare a casa guariti, ma non chi è affetto da malattia psichiatrica. Entrare nel dipartimento di psichiatria con un evento culturale particolarmente brillante serve proprio a permettere un contatto e un interscambio tra la società e questo tipo di paziente, che, come tutti gli altri esseri umani, ha le sue esigenze di arricchire la propria interiorità, in primis con la cultura. Il libro di Gabriele Bojano passa in rassegna cinquanta diversi tipi di giornalisti, ciascuno dei quali affetto da una particolare bizzarria nel comportamento, che la penna arguta e ironica dell’autore salernitano evidenzia e amplifica. Lo stesso Bojano ha dichiarato: “Non mi rivolgo solo ai giornalisti, il mondo che conosco di più, ma descrivo difetti in cui chiunque può identificarsi”. Potranno identificarsi gli stessi pazienti del dipartimento di psichiatria, il personale dell’ospedale e quanti parteciperanno all’iniziativa. NOTA BIOGRAFICA SULL’AUTORE Gabriele Bojano, è nato a Salerno nel 1960. Laureato in giurisprudenza, è uno dei più noti giornalisti salernitani; tra i primi speaker delle radio private meridionali, nel corso degli anni è stato una delle più importanti firme de “Il Giornale di Napoli”, “Roma”, “Il Mattino”, collaborando inoltre per “Il Giornale” e “Libero”. Ha diretto uffici stampa di importanti manifestazioni nazionali, come il Giffoni Film Festival. E’ autore di un libro definito ‘gastrocomico’, intitolato “Penna all’arrabbiata”, di sceneggiature cinematografiche e spettacoli di cabaret. “Come eliminare i giornalisti, senza finire in prima pagina” è la sua ultima opera, edita da Mursia, che si avvale della prefazione di una grande firma del giornalismo, Maurizio Costanzo.