La nave da Crociera Msc Lirica, dotata di 780 cabine che possono ospitare fino a 2.200 passeggeri, farà scalo a Salerno dal 1° aprile al 28 ottobre 2010. In totale, dunque, la nave attraccherà a Salerno 31 volte, e in città potranno arrivare fino a un massimo di 60mila passeggeri. Sono questi i numeri annunciati dal presidente dell’autorità Porto di Salerno Andrea Annunziata, insieme al Managing Director di MSC Domenico Pellegrino e al sindaco di Salerno Vincenzo De Luca. La nave Lirica nel suo itinerario toccherà, oltre che Salerno, Tunisi, Palma de Maiorca, St.Tropez, Genova e la Corsica: sarà possibile anche imbarcarsi e intraprendere la crociera proprio dal porto di Salerno. In occasione dell’arrivo della nave, è stata abbellita l’area interna al porto, dove sosteranno e si muoveranno gli ospiti della nave, in attesa della nuova stazione marittima, progettata da Zaha Hadid, che dovrebbe vedere la luce nel 2011. Il sindaco Vincenzo De Luca ha spiegato come il Comune stia facendo le cose in grande per promuovere il turismo: “Turismo congressuale, ristorazione, commercio e nuovi alberghi sono alcune delle opportunità che creeremo. I giovani restino a Salerno – ha sottolineato De Luca – troveranno grosse opportunità di lavoro: daremo un futuro alle nuove generazioni” Andrea Annunziata invece, ha evidenziato che i nuovi turisti della nave Lirica troveranno presto una città trasformata e straordinaria, con le nuove opere di Piazza della Libertà, la Vela di Bofill, il porto Marina di Arechi.
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Dunque, ci troviamo a commentare un’ottima notizia: il prossimo arrivo in città di decine di migliaia di turisti. Finora, le navi MSC che giungevano a Salerno vi rimanevano per poche ore, e trovavano una città priva di guide turistiche e non ben collegata dai mezzi di trasporto. Ora, invece, la MSC punta dritto su Salerno, forse dopo aver visto l’exploit della nostra città nel periodo natalizio, con centinaiai di migliaia di persone che vi si sono riversate da tutta la regione e oltre, per ammirare le luci d’artista e il concerto di Tiziano Ferro, le grandi opere liriche al Teatro Verdi e l’animazione degli attori di strada. Personalmente, ritengo ottima l’iniziativa del turismo croceristico e molto lodevole l’interesse che, per il momento a parole, il primo cittadino ha manifestato per le nuove generazioni salernitane, la cui precarietà lavorativa raggiunge livelli insostenibili. Avanzo alcune obiezioni sulla strategia ventilata dal Comune, ovvero il costruire prima grandi opere, e poi valorizzare eventualmente (si spera) il patrimonio artistico e paesaggistico cittadino. A parer mio, andrebbe fatto il contrario, ovvero prima rimettere in sesto il mare, le spiagge, i siti archeologici, le chiese antiche e gli altri monumenti non valorizzati che abbiamo in città, poi creare servizi professionali di guide turistiche, mappe dei principali monumenti, trasporti pubblici più efficienti e navette dedicate ai siti monumentali, solo in seguito si potrebbero costruire i grandi alberghi e le opere mastodontiche. Non posso negare che la vita culturale della città sia migliorata spaventosamente con la stagione concertistica e lirica del Teatro Verdi, ormai uno dei più attivi e qualitativamente elevati d’Italia; ma è anche vero che Salerno ha una sua storia ed è su quella che deve puntare: anche questo è cultura! Perché non creare musei della Salerno longobarda, migliorare la conoscenza della scuola medica salernitana, fare qualcosa per valorizzare lo splendido duomo normanno e l’importante cripta dove sono custodite le spoglie di uno dei quattro evangelisti? Perché non sbloccare i lavori per il nuovo palazzetto dello sport, che nei mesi invernali potrebbe finalmente consentire di ospitare a Salerno, oltre che gli sport diversi dal calcio, anche qualche concerto degno di nota (in città si fa un solo concerto il 31 dicembre e, se va bene, un altro paio tra l’estate e San Matteo). Anche questo è cultura. Detto questo, ritengo che la città stia avendo un vero e proprio boom, ma bisogna discernere bene tra le opere straordinarie che hanno una ricaduta sulla popolazione locale, con particolare riferimento ai giovani, e le opere faraoniche, per le quali continuo a manifestare un mio personale disagio.