Prima c’era Bohigas, poi sono arrivati Calatrava, Zaha Hadid e Bofill. Salerno continua a puntare su architetti stranieri di fama internazionale per costruire il suo futuro. Mentre il primo di quelli elencati ha provveduto a sistemare il piano regolatore, che nell’attesa di essere approvato non aveva lasciato la città ferma, essendo stato utilizzato il sistema delle varianti urbanistiche per effettuare i lavori, gli altri tre sono delegati ad alcune zone particolarmente importanti: Santiago Calatrava ha progettato l’isola porto, alla Marina di Arechi e Zaha Hadid la costruenda stazione marittima. Ricardo Bofill è sicuramente il più controverso dei quattro, per quanto ha progettato in città: prima la piazza della Libertà, con l’odiato/amato Crescent lì in mezzo, che sembra il protagonista de Il gigante e la bambina, e la bambina chiaramente è la città di Salerno. Ora, Bofill ha puntato ancora più in alto, nel vero senso della parola: 79 metri è l’altezza del nuovo grattacielo che vorrebbe costruire nel mezzo di piazza della Concordia, proprio vicino al mare. Il nuovo grattacielo si chiamerà ‘Vela’, ed è simile a quello che sorge a Dubai, e alla torre realizzata dallo stesso Bofill a Barcellona. Prima di dare una valutazione personale dell’edificio, vorrei terminare la disamina del progetto: piazza della Concordia sarà unita a Piazza Mazzini, diventando un’unica grande isola pedonale; le macchine transiteranno in un sottopasso, e sotto la strada vi saranno anche due parcheggi.
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Ora, ripeto partendo da convinzioni personali, credo che bisogna riflettere sul fatto che Salerno non è Dubai, né Barcellona: sono entrambe città da un milione e mezzo di abitanti, mentre la nostra ne fa si è no la decima parte, ovvero 150 mila. Portare in una città così piccola una torre così grande mi sembra come portare una cucina pluriaccessoriata in un angolo cottura. Io credo che Salerno deve ragionare sulle sue dimensioni: quelle di una città media italiana (piccola per il resto del mondo), che deve migliorare la qualità della vita degli abitanti e piacere di più ai turisti con le sue stesse risorse. Allora, unire piazza della Concordia a piazza Mazzini può anche essere una bella cosa, far passare le macchine al di sotto forse è un po’ forzato, ma si può anche fare. Ma alzare una torre di 79 metri che non ha alcun collegamento con la storia della nostra città, mi sembra inutile. Qui abbiamo il mare da purgare, visto che in alcuni punti è completamente lordo; le spiagge non esistono più a causa dell’erosione delle acque, e nessuno fa niente. Ci sono beni archeologici di inestimabile valore, e i salernitani stessi non li conoscono, mentre sono lasciati al loro destino tra i vicoli del centro storico. I collegamenti con la costiera, via terra e via mare scarseggiano; non ci sono visite guidate per le navi da crociera che vengono in città; musei e monumenti non hanno guide turistiche, se non raramente. Insomma, ci sono altre priorità, che necessitano di importanti stanziamenti di fondi. Oltretutto, questo grattacielo sarà visibile da buona parte della costiera: siamo sicuri che sia una bella cosa? Ospiterà un albergo: ma i turisti che vengono a fare, se non hanno come visitare la città e come trasferirsi in costiera e nelle altre località d’interesse? Insomma, io avanzo molti dubbi su questa proposta, che mi sembra peggiore del Crescent, per il quale non ho un no netto, ma parziale, dipendente solo dall’eccessiva altezza dell’edificio, e dal suo mancato utilizzo per finalità della collettività (non vi sorgeranno, non so, un museo, un teatro o una sala convegni, ma abitazioni private!) L’ultima riflessione è questa: a che servono tutti questi architetti stranieri? Forse a dare lustro alla città? Io sono sicuro, invece, che ci sono tanti architetti salernitani che potrebbero fare anche di meglio, sicuramente in maniera più originale: perché, infatti, dobbiamo copiare continuamente Barcellona, o Dubai, o non so quale altra città? Così i turisti, quando vengono, diranno: ‘guarda, l’hanno fatto uguale a Barcellona…”. Mah.
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Ora, ripeto partendo da convinzioni personali, credo che bisogna riflettere sul fatto che Salerno non è Dubai, né Barcellona: sono entrambe città da un milione e mezzo di abitanti, mentre la nostra ne fa si è no la decima parte, ovvero 150 mila. Portare in una città così piccola una torre così grande mi sembra come portare una cucina pluriaccessoriata in un angolo cottura. Io credo che Salerno deve ragionare sulle sue dimensioni: quelle di una città media italiana (piccola per il resto del mondo), che deve migliorare la qualità della vita degli abitanti e piacere di più ai turisti con le sue stesse risorse. Allora, unire piazza della Concordia a piazza Mazzini può anche essere una bella cosa, far passare le macchine al di sotto forse è un po’ forzato, ma si può anche fare. Ma alzare una torre di 79 metri che non ha alcun collegamento con la storia della nostra città, mi sembra inutile. Qui abbiamo il mare da purgare, visto che in alcuni punti è completamente lordo; le spiagge non esistono più a causa dell’erosione delle acque, e nessuno fa niente. Ci sono beni archeologici di inestimabile valore, e i salernitani stessi non li conoscono, mentre sono lasciati al loro destino tra i vicoli del centro storico. I collegamenti con la costiera, via terra e via mare scarseggiano; non ci sono visite guidate per le navi da crociera che vengono in città; musei e monumenti non hanno guide turistiche, se non raramente. Insomma, ci sono altre priorità, che necessitano di importanti stanziamenti di fondi. Oltretutto, questo grattacielo sarà visibile da buona parte della costiera: siamo sicuri che sia una bella cosa? Ospiterà un albergo: ma i turisti che vengono a fare, se non hanno come visitare la città e come trasferirsi in costiera e nelle altre località d’interesse? Insomma, io avanzo molti dubbi su questa proposta, che mi sembra peggiore del Crescent, per il quale non ho un no netto, ma parziale, dipendente solo dall’eccessiva altezza dell’edificio, e dal suo mancato utilizzo per finalità della collettività (non vi sorgeranno, non so, un museo, un teatro o una sala convegni, ma abitazioni private!) L’ultima riflessione è questa: a che servono tutti questi architetti stranieri? Forse a dare lustro alla città? Io sono sicuro, invece, che ci sono tanti architetti salernitani che potrebbero fare anche di meglio, sicuramente in maniera più originale: perché, infatti, dobbiamo copiare continuamente Barcellona, o Dubai, o non so quale altra città? Così i turisti, quando vengono, diranno: ‘guarda, l’hanno fatto uguale a Barcellona…”. Mah.