Salerno avrà presto la sua stazione marittima. L’impianto (nella foto a sinistra lo stato dei lavori), opera della notissima architetto anglo-israeliana Zaha Hadid, dovrebbe essere pronto per la fine del 2010. La nuova stazione marittima avrà la forma di un’ostrica, ed il suo progetto ha già ricevuto numerosi apprezzamenti a livello internazionale, tra l’altro anche alla Biennale di Venezia. D’altronde Zaha Hadid è uno straordinario architetto, esponente del ‘decostruttivismo’, insignita nel 2004 del Premio Pritzker, l’equivalente per l’architettura del Premio Nobel (è stata in assoluto la prima donna a riceverlo). Il decostruttivismo è una corrente architettonica in cui le opere solitamente non si basano sulle consuete geometrie euclidee: a farla da padrone sono invece forme asimmetriche e irregolari, assolutamente avvolgenti, come nel caso del noto Museo Guggenheim di Bilbao. Tra i progetti della Hadid, in tal senso, ricordiamo le ‘Dancing Towers’ di Dubai, enormi grattacieli che, come dice il nome, sembrano danzare l’uno con l’altro.
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Al di là della straordinarietà dell’artista, sicuramente la stazione marittima è un’opera di primaria importanza per la città di Salerno: al suo interno saranno ospitati il terminal per i traghetti, il terminal per le navi da crociera, gli uffici e, al secondo piano, una grande e confortevole sala d’attesa. Per una città di mare come Salerno, si tratta di un fondamentale biglietto da visita: è il mare, infatti, la vera risorsa turistica della città e della sua provincia, basti pensare alle splendide spiagge della costiera amalfitana e di quella cilentana, raggiungibili con i traghetti che partono proprio dal Molo Manfredi, e alle magnifiche località che sorgono sui due litorali. Soprattutto il turismo delle navi da crociera può rappresentare uno straordinario volano di sviluppo per il nostro territorio: al momento, solo le navi della MC crociere fanno scalo a Salerno, ma solo per poche ore, insufficienti per consentire ai passeggeri di visitare con calma la nostra città, mentre è assolutamente impossibile per costoro recarsi a Paestum o ad Amalfi. Salerno sta vivendo un periodo di grande prestigio, grazie ai risultati raggiunti in materia di raccolta differenziata e di opere pubbliche, grazie alla splendida stagione artistica del Teatro Verdi (ieri si è tenuta la prima del Nabucco, con la regia di Gigi Proietti, che ha riscosso un grande successo). Le luminarie d’artista richiamano decine di migliaia di visitatori, attratti non solo da esse, ma dalla fama di città vivibile e bellissima che Salerno si sta guadagnando. E allora, a questo punto, è necessario che i gravi problemi della città, come la disoccupazione e le grosse sacche di povertà che la attraversano, possano salire all’ordine del giorno: intendo dire che lo sviluppo turistico della città, che a parer mio sta effettivamente avvenendo, possa generare lavoro: è necessario privilegiare i giovani salernitani, in questo momento di grande boom della città, che vogliano creare cooperative turistiche, botteghe artigiane, ditte di servizi. Non credo di esagerare dicendo che la fama della nostra città ormai si sta diffondendo a macchia d’olio in Italia, e, grazie al traffico di navi da crociera ed eventualmente aeroportuale, si diffonderà anche all’estero. Una città accogliente, tenuta benissimo, che è lo sbocco naturale di quanti vogliano visitare le due costiere amalfitana e cilentana, dei giovani che la sera passeggiano fino a tardi per le vie di un centro storico un po’ chiassoso ma privo di criminalità e violenza, degli adulti che possono preferire un grande concerto al Verdi. Salerno sarà sempre più invasa dai turisti, questa è la mia sensazione, molti dei quali stranieri, che avranno bisogno di guide qualificate, di strutture alberghiere dignitose, di ceramisti o artigiani tipici e tanto altro: tutto ciò sarà straordinario solo se i giovani salernitani saranno privilegiati e potranno trovare il modo di realizzare il loro futuro nella propria città. Altrimenti, Salerno rimarrà la città dei contrasti, dove decine di migliaia di persone si recano quotidianamente in visita, e contemporaneamente decine di migliaia di giovani cittadini vanno via perché non hanno opportunità!
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Al di là della straordinarietà dell’artista, sicuramente la stazione marittima è un’opera di primaria importanza per la città di Salerno: al suo interno saranno ospitati il terminal per i traghetti, il terminal per le navi da crociera, gli uffici e, al secondo piano, una grande e confortevole sala d’attesa. Per una città di mare come Salerno, si tratta di un fondamentale biglietto da visita: è il mare, infatti, la vera risorsa turistica della città e della sua provincia, basti pensare alle splendide spiagge della costiera amalfitana e di quella cilentana, raggiungibili con i traghetti che partono proprio dal Molo Manfredi, e alle magnifiche località che sorgono sui due litorali. Soprattutto il turismo delle navi da crociera può rappresentare uno straordinario volano di sviluppo per il nostro territorio: al momento, solo le navi della MC crociere fanno scalo a Salerno, ma solo per poche ore, insufficienti per consentire ai passeggeri di visitare con calma la nostra città, mentre è assolutamente impossibile per costoro recarsi a Paestum o ad Amalfi. Salerno sta vivendo un periodo di grande prestigio, grazie ai risultati raggiunti in materia di raccolta differenziata e di opere pubbliche, grazie alla splendida stagione artistica del Teatro Verdi (ieri si è tenuta la prima del Nabucco, con la regia di Gigi Proietti, che ha riscosso un grande successo). Le luminarie d’artista richiamano decine di migliaia di visitatori, attratti non solo da esse, ma dalla fama di città vivibile e bellissima che Salerno si sta guadagnando. E allora, a questo punto, è necessario che i gravi problemi della città, come la disoccupazione e le grosse sacche di povertà che la attraversano, possano salire all’ordine del giorno: intendo dire che lo sviluppo turistico della città, che a parer mio sta effettivamente avvenendo, possa generare lavoro: è necessario privilegiare i giovani salernitani, in questo momento di grande boom della città, che vogliano creare cooperative turistiche, botteghe artigiane, ditte di servizi. Non credo di esagerare dicendo che la fama della nostra città ormai si sta diffondendo a macchia d’olio in Italia, e, grazie al traffico di navi da crociera ed eventualmente aeroportuale, si diffonderà anche all’estero. Una città accogliente, tenuta benissimo, che è lo sbocco naturale di quanti vogliano visitare le due costiere amalfitana e cilentana, dei giovani che la sera passeggiano fino a tardi per le vie di un centro storico un po’ chiassoso ma privo di criminalità e violenza, degli adulti che possono preferire un grande concerto al Verdi. Salerno sarà sempre più invasa dai turisti, questa è la mia sensazione, molti dei quali stranieri, che avranno bisogno di guide qualificate, di strutture alberghiere dignitose, di ceramisti o artigiani tipici e tanto altro: tutto ciò sarà straordinario solo se i giovani salernitani saranno privilegiati e potranno trovare il modo di realizzare il loro futuro nella propria città. Altrimenti, Salerno rimarrà la città dei contrasti, dove decine di migliaia di persone si recano quotidianamente in visita, e contemporaneamente decine di migliaia di giovani cittadini vanno via perché non hanno opportunità!