Giovani testimoniano Cristo dal 20 al 29 novembre a Salerno

Ci sono alcuni argomenti sui quali scrivere un articolo è semplice, basta essere accurati, trattando la notizia nella maniera più precisa possibile, senza lacune o esagerazioni. Ma ci sono altri argomenti che presentano maggiori difficoltà, perché coinvolgono le scelte morali e la personalità del giornalista. A quest’ultimo gruppo appartengono senza dubbio le notizie religiose. Faccio questa premessa per poter parlare, senza paura, di un evento che si tiene dal 20 al 29 novembre (dunque è iniziato venerdì scorso): la Missione Giovani della città di Salerno. Ne parlo in qualità di giornalista cattolico, seguendo il mio punto di vista, senza voler offendere la sensibilità di nessuno, atei, agnostici o esponenti di altre religioni che possono essere tra i miei lettori. Per Missione cattolica s’intende una forma di testimonianza della propria vita di fede che un gruppo di credenti (giovani salernitani e provenienti da tutta Italia in questo caso) svolge in vari ambiti cittadini, al fine di far conoscere la fede cattolica: soprattutto, i missionari illustrano quanto l’aver sperimentato l’amore di Gesù Cristo abbia migliorato straordinariamente la qualità della loro vita. Il titolo della Missione salernitana, organizzata dai Frati Minori Francescani di Salerno e Basilicata, in collaborazione con il Servizio di Pastorale Giovanile dell’Arcidiocesi di Salerno – Campagna – Acerno, è proprio ‘L’Amore di Cristo mi spinge’ . L’esperienza del giornalista che vi parla è, probabilmente, comune a tutti i missionari che invadono le strade di Salerno in questi giorni: ho conosciuto (nel mio caso particolare dopo diversi anni di ateismo) Gesù Cristo e la fede cattolica entrando in una Chiesa e sentendomi amato e apprezzato come persona, consolato nelle mie sofferenze e preoccupazioni da Qualcuno, che non era né un prete, né una suora, né un amico o un familiare, ma semplicemente c’era in quella Chiesa e si faceva sentire nel cuore. E questo ‘miracolo’ del sentirsi amato e consolato, io lo sperimento, incredibile a dirsi, tutte le volte che vado in Chiesa, a pregare o a partecipare alla Messa.
 
La fede mi ha svelato il senso della mia vita, che ho trovato nell’amare il mio prossimo in tutte le circostanze possibili, mantenendo rapporti sociali ottimi con familiari, amici, conoscenti, cercando di dare una mano a chi è nel bisogno, contemporaneamente cercando di sviluppare le doti che il Signore mi ha donato, ad esempio il giornalismo o la poesia. Tutto nella massima libertà e semplicità, senza, cioè, dover sempre rendere conto di questo a Dio, tanto è vero che, per mia scelta, non sempre parlo della mia fede, non sicuramente negli articoli o nelle poesie, ma solo quando mi sembra giusto e opportuno. C’è una dimensione umana che ‘Cristo mi spinge’ a vivere, nelle attività e con le persone della vita che Lui mi ha donato creandomi, e nella quale io posso trovare la mia felicità. Nei prossimi giorni, esperienze simili alla mia saranno donate dai giovani missionari per le strade di Salerno, all’interno di scuole, uffici, edifici pubblici, e tanto altro. Ogni giorno ci sarà una manifestazione diversa. Vi segnalo in particolare due momenti: venerdì 27 novembre i giovani cercheranno di avvicinare altri giovani nel centro storico di Salerno per donare una testimonianza di vita ‘amata’ a chi, forse, oggi si sente al buio e non sa dove sbattere la testa nei momenti difficili; poi, dalle 23 di venerdì 27 novembre, inizierà la Notte Bianca Eucaristica, ovvero, all’interno della Chiesa di Sant’Agostino sarà esposto Gesù Cristo sotto forma di Eucaristia per tutta la notte: è questo un buon modo di avvicinarsi alla fede e conoscere, magari per la prima volta, l’amore di Cristo, che è vivo più che mai in questo sacramento. Il giorno seguente, invece, sabato 28 novembre, si terrà nel centro storico di Salerno a partire dalle 21 un concerto dei GIFRA Music, un gruppo composto da frati e giovani francescani laici, che eseguirà canzoni non prettamente religiose, ma dal significato importante, di artisti come Ligabue, Nek, Jovanotti, e così via. Se qualcuno vuole provare a vedere questo sconosciuto chiamato Cristo cosa mai ha da dirgli, può partecipare a questi eventi. Ad ogni modo, in basso allego il link del programma completo della manifestazione. La testimonianza è la forma più alta di servizio per un cristiano: molto spesso, sono proprio le testimonianze negative di cristiani che non si comportano bene a scandalizzare le altre persone, allontanandole dalla fede, basti pensare a casi gravissimi come i sacerdoti pedofili o semplicemente, al moralismo tutto fumo niente arrosto di tanti che si dicono soltanto cattolici. Gesù Cristo è tutt’altro, ma reclama una stato di vita integerrimo, perché desidera l’amore tra le persone, e chi si dice cristiano ma non si comporta in questo modo è semplicemente un impostore. Per informazioni: 089 878005 – 328 4094910 – giovanivoc@yahoo.it

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