
Di sicuro una delle cose che accomunano noi giovani salernitani è il mangiar bene, tipico della cucina delle nostre famiglie. I nostri sapori sono unici al mondo, nessuno di noi ne farebbe a meno. Tanto è vero che a Salerno molti giovani sono appassionati del cucinare. Alcuni si dilettano nelle proprie abitazioni, imparando i trucchi della cucina salernitana fatta di mozzarella, pomodori, nocciole, frutti di mare, oli e salse particolarmente saporiti, pizza, torte, limoncello e tante altre pietanze. Altri, invece, hanno tentato con successo, la carriera di chef, inserendosi in ristoranti italiani all’estero., o anche aprendo propri locali in città importanti come Parigi, Londra o New York. Fermo restando il talento che evidentemente questi ultimi possiedono per la cucina, non si può negare che siano stati avvantaggiati dalla splendida tradizionale culinaria salernitana, assaggiata fin dall’infanzia nelle proprie famiglie!
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Dunque il salernitano rappresenta una provincia delle eccellenze anche dal punto di vista culinario, che vanno tutelate di pari passo con la salvaguardia dei beni paesaggistici e artistici. Basti pensare che nel Cilento e nel Vallo di Diano coesistono, oltre alla suddetta tradizione culinaria, un parco nazionale straordinario, ricco di specie vegetali e animali rarissime, gli scavi archeologici di Paestum e Velia, tra le principali mete turistiche d’Italia, straordinari luoghi spirituali come la Certosa di Padula, il mare bandiera azzurra di Pioppi (proprio vicino al Museo della Dieta Mediterranea… immaginiamo quanto sia saporito il pesce della zona…) e le splendide località balneari di Agropoli, Palinuro e Camerota. Il discorso è semplice: probabilmente il futuro dei giovani salernitani è da ricercare nel passato, nelle straordinarie tradizioni della terra in cui vivono.