L’Associazione Tifosi Contro la Violenza è stata in questi giorni vicina alla Salerno sportiva per gli importanti eventi che l’hanno coinvolta. “Anzitutto – afferma Gianluca De Martino – esprimiamo grande gioia per l’ennesima dimostrazione di civiltà mostrata dalle tifoserie di Salernitana e Bari, che, anche sabato scorso, hanno dato testimonianza di amicizia e condivisione sportiva. Vedere i supporters pugliesi e campani festanti tra le vie del centro la mattina prima di un incontro molto delicato per la Salernitana apre, ancora una volta, scenari di positività e speranza sul mondo del tifo organizzato che da tempo mostra il suo lato peggiore”. Speranza, perché credere in un miglioramento è un dovere. Certamente non è pensabile un gemellaggio con ogni tifoseria, ma bisogna che ogni tifoso comprenda che la rivalità calcistica non può sfociare in teppismo o incoscienza, per poi rimpiangere gli eventi o salutare i “caduti” tutti insieme “contro ogni rivalità”. E questo Salerno, quella sportiva, quella degli ultras, ma anche quella che non ama il calcio, lo sa bene. Ieri si è celebrata la commemorazione (10 anni) della tragica scomparsa dei quattro tifosi granata che hanno perso la vita sul treno Piacenza-Salerno il 24 maggio del 1999.
“La nostra presenza – ha dichiarato il presidente Carillo – ha voluto testimoniare non solo il saluto e il ricordo di Ciro, Giuseppe, Simone e Vincenzo, ma un impegno reale, affinché questo ricordo non viva solo nelle commemorazioni, ma sia saldamente impresso nella mente dei tifosi e guidi ogni loro pensiero, gesto o azione”. Ricordare chi a perso la vita per un gesto incosciente dopo una sconfitta sportiva significa onorarlo ogni giorno, e sopprimere ogni gesto che possa ripetere una simile tragedia.
“La nostra presenza – ha dichiarato il presidente Carillo – ha voluto testimoniare non solo il saluto e il ricordo di Ciro, Giuseppe, Simone e Vincenzo, ma un impegno reale, affinché questo ricordo non viva solo nelle commemorazioni, ma sia saldamente impresso nella mente dei tifosi e guidi ogni loro pensiero, gesto o azione”. Ricordare chi a perso la vita per un gesto incosciente dopo una sconfitta sportiva significa onorarlo ogni giorno, e sopprimere ogni gesto che possa ripetere una simile tragedia.
Salerno, 24-05-2009
Tifosi Contro la Violenza